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Archeologia

Un ritrovamento inaspettato!

Tracce di una specie umana estinta nel sud della Polonia

Gli  strumenti di pietra preistorici trovati 50 anni fa in Polonia, adesso sono stati identificati  come alcuni dei più antichi mai scoperti nella regione. Sono stati ritrovati  nella grotta di Tunel Wielkiin Malopolska  e hanno un’età di circa 550.000 anni. Si pensa che questi strumenti siano appartenuti all’homo heidel bergensis, l’ultimo antenato comune dei Neanderthal. L’homo di heidelbrgensis si era adattato a vivere in un clima rigido che in quel periodo di tempo perversava l’Europa. Gli archeologi, negli anni ’60 hanno fatto degli scavi nella grotta di Tunel Wielki, e hanno scoperto le ossa di animali vissuti nel tardo Pleistocene e nel Olocene, ma lo strato inferiore era molto più vecchio.

Conteneva le ossa di diverse specie vissute mezzo milione di anni fa tra cui il giaguaro europeo, la pantera gambaszaegensis, il lupo, l’orso ecc. Lo strato che aveva le ossa conteneva anche scheggiature della selce e alcuni  strumenti finiti. Molti siti della regione mostrano antichi insediamenti umani, ma sono tutti all’aperto ed è molto strano perché quelli non erano in posti migliori soprattutto per l’umidità e per la bassa temperatura, per questo le persone che si sono accampate hanno usato il fuoco. E’ molto interessante pure la tecnica per spezzare la selce che è la più sempliceutilizzatadagli umani di quell’epoca. Per gli archeologi trovare un secondo sito con le stesse caratteristiche potrebbe aiutare a capire il motivo per cui gli antichi umani usavano questa tecnica.

Nadia Gnolfo, Riccardo Petralito 5A

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HATSHEPSUT

La tragica storia della regina d’Egitto uccisa da una crema.

Bella da morire, 3500 anni fa la regina uccisa dalla sua crema. Era una delle regine più affascinanti e potenti della storia antica, seppe imporsi come una donna di potere in un mondo solo di maschi. Ma la rincorsa della bellezza perfetta, allora un mito per le classi al potere, le fu fatale: morì a soli 35 anni, dopo 20 anni sul trono, uccisa dal cancro causato dalla crema di bellezza. Questa è la bruttissima e triste storia  della giovane regina egiziana Hatshepsut, oggi svelata da un team di egittologi tedeschi dell’università di Bonn. La tramandano gli storici, con pitture e bassorilievi, la decrittazione dei geroglifici e il suo busto esposto al Metropolitana New York, fu una donna davvero stupenda e affascinante. Visse nel 1450 a.C., e regnò per ben 20 anni sull’ Egitto, era bella e dotata di una intelligenza vivace con l’istinto del potere. Come Nefertiti e Cleopatra la sua bellezza è divenuta un simbolo, Hatshepsut regna 20 anni, ma la sua morte e l’ubicazione della mummia furono un mistero. La sua tomba fu identificata pochi anni fa nella Valle dei re, adesso gli egittologi hanno però risolto il caso.

La causa della sua morte… tutto è successo per caso, ha detto l’egittologo Michael Hoelever-Mueller.Il team, lavorando in gruppo, aveva trovato e aveva fatto analizzare piccole ampolle, alte 15 cm. Ampolle col sigillo della regina, e che si credeva contenessero il suo profumo, invece nei flaconi non era contenuto il profumo ma una crema di bellezza per la cute, che probabilmente la regina ne usufruiva per curare gli eczemi che l’affliggevano.  Hatshepsut fu un mito dell’antico Egitto, il quale vantava un’industria della cosmesi altamente sviluppata, erano canoni a cui la regina non poteva rinunciare, ma la crema, fu la sua condanna a morte. Era fatto di olio di palma e di olio di noce moscata. I ricercatori dicono che conteneva anche due sostanze cancerogene: catrame e benzopirene, quest’ultimo divenuto tristemente famoso nell’età moderna per i veleni fuoriusciti dall’Italsider di Taranto. Si pensava già, spiegano i ricercatori di Bonn, che la regina soffrisse di cancro e diabete, ma ora sappiamo con certezza che il cancro le fu scatenato dalle creme di bellezza. Destino amaro per la povera regina che fu la prima donna al mondo a governare una nazione.

Sara Gagliano Aurora Caruso 5°A

SVELATA L’ORIGINE DELLA MISTERIOSA GEMMA GIALLA DI TUTANKHAMON

La gemma gialla di Tutankhamon è una pietra dal colore giallo messa nel pettorale della mummia. La rivista geologica riporta nel 1922 che la pietra usata è stata causata da un impatto di un meteorite successo circa 28 milioni di anni fa. Dei ricercatori hanno analizzato gli zirconi dentro i campioni di vetro e hanno scoperto che si erano formati da un impatto nel deserto.

Il dott. Aaron Cavosie, della Curtin University in una conferenza stampa, ha detto che gli impatti di meteoriti e le esplosioni aeree possono causare lo scioglimento, ciò nonostante, solo gli impatti di meteoriti creano onde d’urto che formano minerali ad alta pressione, quindi trovare prove dell’ex reidite conferma che è stato creato come  risultato di un impatto di meteoriti. La reidite è un minerale raro formato da zirconi che hanno subito alte temperature.

Lo scenario delle esplosioni aeree è diventato popolare dopo un evento importante e catastrofico del 2013. L’esplosione aerea di un bolide avvenuta in Russia, che  ha causato danni e ferito molte persone, ha sprigionato un’energia di 0,5 megatoni di tritolo. Per la formazione del vetro giallo l’esplosione aerea avrebbe dovuto essere 20 volte più potente, rilasciando 100 megatoni di energia. Hanno anche scoperto che non tutte le esplosioni aeree fanno sciogliere la sabbia formando il vetro. Inoltre, a dimostrazione del fatto che lo zircone proveniva dall'impatto di un meteorite c'è anche un'altra connessione con lo spazio: il faraone aveva già un pugnale con del ferro ricavato da un meteorite.

Gloria e Gabriele 5 B

Pavlopetri, la città sommersa più antica al mondo

Le scoperte sottomarine di qualsiasi tipo hanno sempre catturato la nostra attenzione.  La città sottomarina  più antica di tutte è quella di Pavlopetri , si trova in Peloponneso e si pensa che risalga a 5.000 anni fa.E’ stata riconosciuta per la prima volta dal geologo Folkion Negris nel 1904, ma fu riscoperta nel 1967 da uno studente dell’ università di Southampton, di nome Nicholas Flemming. Nel 68 Flemming ritornò sul sito insieme a un gruppo di archeologi dell’ università di Cambridge per analizzare i reperti.Durante le indagini il personale ha ritrovato manufatti sul fondo del mare, però la cosa che li ha sorpresi di più è stata una statuetta che si credeva risalisse al 2800-1800 a.C. Le strutture della città, nonostante tutto,risalgono al periodo miceneo. Sono passati quasi 40 anni prima che Pavlopetri ricevesse la giusta attenzione.Nel 2009, la squadra di ricercatori dell’Ephorate of UnderwaterAntiquities e l’ Università di Nottingham hanno  iniziato un progetto per esplorare la città nel dettaglio.

Grazie all’ indagine i ricercatori hanno scoperto altri 9000 metri quadrati di edifici . Hanno persino identificato tombe rivestite di pietra e una sepoltura di pithos esposta di recente, sono anche state scoperte nuove ceramiche che hanno confermato l’ abitazione micenea, nonché dimostrazioni che provano che la città fosse stata occupata per tutta l’età del bronzo. La città a quel tempo avrebbe avuto una popolazione di 500-2.000 persone. I fatti che hanno mandato Pavlopetri sul fondo del mare sono sconosciuti ma si crede che possa essere stato affondato da un terremoto avvenuto intorno al 1.000 a.C al 375 d.C .

Francesco Marotta, Marco Lanzafame 5C

Egitto, rinvenuto un tunnel segreto all’ interno della piramide di Cheope “ La scoperta del secolo”

Il Cairo, 2 Marzo  2023, è stato ritrovato un tunnel  lungo 9 metri e largo non  più di due metri.E’ situato all’interno della piramide di Cheope, dietro l’ entrata principale, si pensa sia la tomba del faraone. Ad annunciarlo in una conferenza stampaè stato l’archeologo Egiziano ZAHI HAWASS, sotto la grandissima piramide, per illustrare i risultati del progetto SCAN PYRAMIDS. L’articolo che descrive tutto il lavoro e la sensazionale scoperta è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications.Già in passato alcuni archeologi avevano ipotizzato l’esistenzadi questo corridoio, ma non c’ era stata mai nessuna conferma. Un team di ingegneri egiziani specializzati e solo grazie a un complesso sistema di GEORADAR, il corridoio è stato localizzato. Adesso la sfida sarà capire cosa si nasconde al di sotto di quei 9 metri.

“La scoperta più importante de secolo”

Hawass, l’exministro delle Antichità egiziane, sostiene che sia la scoperta più importante del secolo. Si pensa che sotto quel tunnel potrebbe essere nascosto qualcosa che prima non sia mai stato trovato. Si è sempre sostenuto che la piramide fosse un grande monumento funerario, anche se il sarcofago non è mai stato trovato. Hawass sostiene che sotto quel tunnel ci sia la tomba di Cheope.

GABRIELE TORRISI - GRETA CANTONE

Nuovo progetto! ScanPyramids in arrivo

L’obiettivo del nuovo progetto nasce da una collaborazione di tre università internazionali (Università del Cairo in Egitto, Università di Laval di Quèbecin Canada e infine l’Università di Nagoya in Giappone), aziende private e lo Stato Egiziano. I lavori del progetto sono iniziati ad ottobre del 2015, tutto fu coordinato dall’istituto Francese Heritage “Innovation and Preservation” (HIP). La centralità della missione è entrare dentro il cuore delle piramidi però senza utilizzare il trapano per non rovinare l’antico monumento appartenente alla Valle dei Re. Il frutto di quest’idea è stato espresso in maniera molto chiara dalla studiosa Pakistana SalimaIkram, la quale pone una domanda: “Se ci fosse qualcosa dietro la Gioconda, la distruggeresti per scoprire cosa nasconde? ”.

Quindi gli studiosi usano tecniche che non distruggono niente per svelare i segreti e misteri storici. La tecnologia, che per prima ha permesso di conoscere meglio le strutture, è basata sulla misurazione dei muoni, cioè particelle elementari generate nei raggi cosmici assorbite in modi differenti a seconda dei materiali che passano attraverso esso. Gli strumenti tecnologici all’avanguardia riescono a riconoscere queste particelle e intercettare i loro movimenti, consentendo la ricostruzione dei modelli in 3D.       

Gloria Torrisi 5B Antonio De Luca 5B Giorgia Madonia 5G

I MOLLUSCHI TORNATI DAL PASSATO!

A volte ritornano : un mollusco che conoscevamo solo come un fossile è stato ritrovato vivo e vegeto!

Dei piccoli molluschi erano stati identificati come fossili,nel 1937 la specie BorniaCooki  era stata descritta un fossile risalente a 36-28 mila anni fa, ora però sono stati ritrovati molluschi vivi e vegeti. Sulle coste della California, Jeffrey Goddar ha trovato alcuni esemplari di molluschi da 1 cm .

Si pensava di aver scoperto una nuova specie, ma osservandola più attentamente hanno notato che erano  uguali a quella descritta nel 1937,ora chiamata CymatioiaCooki .

A volte questi pesci pensati estinti ritornano… come è successo nel caso dei celacanti, pesci che si pensavano estinti e invece sono state scoperte due specie  viventi .

Giordana Calì e Viola Vaccarella classe 5 C

Egitto: scoperta sensazionale risalente al 2.300 a.C. archeologi sorpresi.

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Gli archeologi hanno fatto una magnifica scoperta in Egitto: hanno trovato una mummia ricoperta tutta d’oro, all’interno di un sarcofago sigillato da 4.300 anni.  Sembra che i resti appartengano a un uomo di nome Hekashepes e rappresentino  la mummia più antica e completa mai trovata in Egitto. Essa è stata trovata in una  tomba  profonda 15 metri insieme ad altre tre tombe, nella zona di Saqqara, a sud del Cairo.

LA NECROPOLI DI SAQQARA.

La Necropoli di  Saqqara è un grande sito dell’antico Egitto, si trova vicino alla città di MEMPHIS, a sud del  Cairo. E’ uno dei siti funerari più importanti del paese, e ricopre un’area di 7 chilometri quadrati. La necropoli ha tante tombe e piramidi, dove vennero sepolti: re, nobili e funzionari dell’antico Egitto. Una delle più visitate della necropoli di Saqqara è la piramide di Djoser, la più vecchia piramide a scaloni del mondo, fatta nel 27 secolo a.C. durante il regno del faraone Djoser. Altre importanti strutture funerarie sono la piramide di USERKAF, la piramide di TETI, e il SARAPEO, un insieme di gallerie sotteranee  che ospitavano i sarcofagi dei tori sacri. L’insieme di tombe di Saqqara è stato anche  un preziosissimo sito archeologico per la scoperta di oggetti e  preziosi reperti antichi, come i celebri gioielli del tesoro di TUTANKAMON. Oggi il sito è visitabile a tutti i turisti, ed è possibile vedere tante tombe e piramidi; lungo la  superficie di Saqqara ci sono più di una dozzina di piramidi, reperti di templi, tombe e incamminamenti che, insieme, attraverso tutta la storia dell’Egitto. Ma nel sottoterra c’è tanto di più: un grande e magnifico mondo sotteraneo pieno di tesori.

Questa volta la mummia scoperta è di un adolescente, esso apparteneva alla classe medio-alta dell’antico Egitto, mummificato con un cuore dorato 2300 anni fa. Le tac effettuate alla mummia hanno dimostrato che il defunto aveva 49 amuleti di 21 tipi differenti, tanti di questi erano d’oro. L’articolo sul giornale Frontiere in Medicina ha battezzato la mummia come il “ragazzo d’oro”. La mummia è stata trasferita in un reparto del museo Egizio dove sarà vista da tutti. Le tac hanno dimostrato che il ragazzo apparteneva a un ceto elevato poiché aveva denti e ossa sane e non dimostrava segni di mal nutrizione o malattia, poi i suoi resti erano stati sottoposti a un processo di mummificazione di buona qualità, che includeva la rimozione del cervello e degli organi.

Chi era Hekashepes

Il cadavere dell’adolescente, morto all’ età di 14-15 anni, fu ritrovato nel 1916 e da allora è rimasto in deposito al museo Egizio del Cairo insieme ad altre mummie non analizzate fino ad oggi. Le foto ottenute dalle tac hanno dimostrato vari amuleti, tra cui uno attaccato all’apparato maschile, una lingua d’oro nella bocca e uno scarabeo a forma di cuore sotto la cavità toracica. Secondo Saleem, gli antichi egizi mettevano gli amuleti sui corpi dei defunti per proteggerli e dare loro la vita nell’aldilà, mentre la lingua d’oro aveva il compito di garantire al defunto che potesse parlare nell’aldilà.

Aurora Caruso 5^A, Riccardo Petralito 5^A

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