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Archeologia

SCOPERTO MAMMIFERO
CON DENTI A SCIABOLA

Gli scienziati affermano che questo evento potrebbe far luce sull’ evoluzione dei mammiferi.

I ricercatori del Museo di Storia Naturale di San Diego, hanno dato un nome a una nuova specie “Diegoaelurus vanvalkenburhae” è uno dei primi esemplari di mammiferi carnivori. Questa specie è la prima ad assomigliare a un gatto, esso ha denti a sciabola davanti e denti a forbice di dietro, è un codice che si evolve in migliaia di anni disse una studiosa Asheley Poust dopo aver effettuato ricerche post-dottorato svolto a The Nat.

Questa specie fa parte del  gruppo di animali detti macheroidini, estinti e imparentati con i carnivori “si sa poco dei macheroidini, ogni scoperta è importantissima” disse Poust.

Gli studiosi sperano di trovare altre fonti per capire meglio la vita di questa specie.

-ROSANNA PULVIRENTI-

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ANALISI DEL DNA DEGLI ANTICHI EGIZI ATTRAVERSO LE MUMMIE

GLI ANTICHI EGIZI E I MODERNI EGIZIANI NON SONO COSI SIMILI DAL  PUNTO DI VISTO GENETICO. A

RIVELARLO E' UNA RICERCA  REALIZZATA  DALLE UNIVERSITA'  DI TUBINGA  E  JENA  CONCENTRATA

SUL  PATRIMONIO  GENETICO DEGLI ANTICHI ABITANTI DEL REGNO DEI FARAONI.  UNO DEI PRIMI ASPETTI EVIDENZIATI DAGLI STUDENTI E' LA MANCANZA DI INFLUENZE  DAI  DONIMINATORI STRANIERI  COME I MACEDONI DI ALESSANDRO MAGNO .

LA  SCOPERTA E' BASATA SUL DATO DELLO STUDIO DEL DNA DI 93 MUMMIE .

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I REPERTI PROVENIVANO DAL  SITO ABUSIR EL – MELEQ, UN ANTICO CENTRO ABITATO  NEI PRESSI

DEL NILO E RISALGONO AD UN PERIODO COMPRESO TRA IL 1400 a.C. E IL 400 d. C.

E' EMERSO CHE GLI ANTICHI EGIZI NON MESCOLARONO IL LORO DNA CON QUELLO DEI ROMANI MA SOPRATTUTTO COME IL LORO PROFILO GENETICO RISULTI RADICALMENTE  DIFFERENTE DA QUELLO MODERNO.

RICCARDO ZAPPALA', MATTIA COLOMBRITA, DOMIZIANA GREGO

 “FORMAGGIO MUMMIFICATO”

                                                    IL PREFERITO DAGLI EGIZIANI       

 Nella “Citta dei Morti” a Saqqara sono  stati ritrovati tanti utensili degli antichi  egizi, come: amuleti, vasi  d’argilla e raffigurazioni di divinità e animali. Tra questi reperti è stato ritrovato per la prima volta del  formaggio solido  proveniente dall’ antico Egitto e risalente a circa 3.200 anni fa. Dalle analisi effettuate è emersa la presenza di un antico batterio, responsabile della brucellosi, potenzialmente mortale. La tomba in cui è stato ritrovato il formaggio venne scoperta nel  1885 e subito ricoperta dalla sabbia, per essere poi riscoperta dopo un secolo.  

 

VERZI GLORIA, SANZO MATILDE

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Roma: il fossile del più antico lupo d’Europa

Un gruppo di scienziati, di geologi e paleontologi , provenienti dall’ Università di Roma e dell’Università statale di Milano ha trovato a Ponte Galeria ,un teschio di canide che ha poi analizzato. Gli esperti, dopo aver fatto una scansione in 3D, hanno saputo e confermato che il cranio dell’antico lupo era risalente a 400.000 anni fa). Prima di questa nuova notizia i reperti di lupo erano databili a 300.000 anni fa, ritrovati in Italia e in Francia. Questa scoperta ha permesso di stabilire che, al momento, il resto fossile di questa specie è il più antico rinvenuto in Europa.  Grazie alla ricerca dimostrano che il “Mid-BruhesEvent”, un periodo del pleistocene che era caratterizzato da cicli di glaciazioni più lunghi e intesi, ha contribuito alla dispersione del lupo in tutta Italia.

 Ginevra

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Ritrovata mummia sacrificata a Thot

Un’ antica mummia risalente agli antichi egizi, dimenticata per molto tempo in un deposito, è stata finalmente identificata dagli archeologi come un IBIS cioè un uccello con gambe simili  a trampoli e un lungo becco ricurvo che gli antichi egizi spesso  sacrificavano a THOT . “Non solo una volta era una creatura vivente che le persone ma era anche una creatura che aveva un significato sacro",  l’ha confermato Carol Ann Barsody, una studentessa di Master presso la Cornell Università. L' antica mummia dimenticata in un deposito è in realtà un uccello sacro.

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Le scansioni effettuate mostrano che la testa dell’ uccello era stata attorcigliata e piegata all’ indietro contro il suo corpo .Una gamba era stata fratturata prima del processo di mummificazione, lo sterno e la cassa toracica erano stati rimossi e il suo becco era stato rotto. Pure le piume e i tessuti molli dell’ uccello  sono stati rilevati dalla scansione . Il team prevede ora di creare un modello virtuale 3D dell’ IBIS.

Andrea La Rosa

Meraviglioso embrione di dinosauro perfettamente conservato trovato nel suo uovo fossilizzato

Nell’area della prefettura di Ganzhou, in Cina, è stato ritrovato uno dei più straordinari fossili di dinosauro mai scoperti. Si tratta di un embrione di oviraptosauro ben conservato all’interno dell’uovo fossilizzato, deposto dalla madre trai 72 e i 66 milioni di anni fa. E’ accaduto poco prima che l’asteroide si schiantasse sulla Terra provocando l’estinzione di animali e dei dinosauri. Il fossile è eccezionale anche per la postura del dinosauro molto simile alla manovra che gli uccelli compiono prima che l’uovo si schiuda.  In parole semplici, è l’ennesima dimostrazione di quanto dinosauri e uccelli sono strettamente imparentati.

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A descrivere lo straordinario fossile cinese è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dello Stato Key Laboratory of Biogeology dell’Università delle Geoscienze della Cina che hanno collaborato con i colleghi dell’Università di Calgary. Gli scienziati descrivono la posizione dell’embrione: “la testa giace ventrale rispetto al corpo, con i piedi su entrambi i lati e la schiena piegata lungo il polo smussato dell’uovo, in una postura precedentemente non riconosciuta in un dinosauro non aviario, ma che ricorda un embrione di uccello moderno in fase avanzata”. L’uovo misura 17 centimetri e l’embrione si stima sia lungo 27 centimetri. La dottoressa Zelenitsky ha dichiarato che “finora si sapeva poco di ciò che accadeva all’interno di un uovo di dinosauro prima della schiusa, poiché ci sono così pochi scheletri embrionali, in particolare quelli che sono completi e conservati in una posa naturale”.

Orazio Lo Castro

SCOPERTA PORTA SEGRETA NELLA GRANDE SFINGE DI GIZA

Matt Sibson è l’archeologo che ha annunciato una scoperta sorprendente riferita ad un antico mistero legato ad uno dei monumenti più famosi dell’antico Egitto. Di fronte alla Sfinge, all’origine c’erano tre stele: una creata dal re Tutmosis e le altre due volute dal re Ramses che oggi si trovano in un museo a Parigi. L’archeologo scoprì l’immagine di una delle tre stele in un libro di Howard Vyse del 1837 e questo gli fece capire che probabilmente la Sfinge nasconde una porta segreta. Sibson spera di poter esplorare al più preso questa botola perché è certo che porti a dei tunnel sotterranei alla Sfinge. Giza resta ancora un mistero!

Riccardo Zappalà

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DRAGO MARINO NELLA RISERVA DI  RUTLAND
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RUSSIA: SCOPERTA MISTERIOSA STRUTTURA COSTRUITA CON OSSA DI MAMMUT RISALENTE A 25 MILA ANNI FA .

La notizia è stata pubblicata sulla rivista ANTIQUITY. Un team di ricercatori dell’ Universita di EXETER

nel REGNO UNITO ha scoperto un’antica costruzione circolare di 12 metri di diametro formata dalle ossa di circa 60 mammut lanosi.. La struttura  completa presenta  divisioni in aree  con  spazi di lavoro,  discariche e zone per le uccisioni di animali. I  resti di renne , cavalli e volpi suggeriscono che le persone vivevano di tutto ciò  che potevano trovare nella zona.

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L‘ intera costruzione è  formata  da un totale di 51 mascelle inferiori e 64 singoli crani di mammut afferma l'archeologo Alexander Pryor . Gli esperti hanno riscontrato anche dei pezzi di legno carbonizzato, e questo dimostra che c'erano alberi nella zona. A causa dell'abbassamento delle temperature e la conseguente mancanza di cibo, i circoli ossei venivano abbandonati in inverno e riutilizzati per diversi mesi alla volta. 

Riccardo Zappalà

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Scoperto dinosauro con l'influenza!

Un team di studiosi statunitensi e canadesi ha scoperto che anche i dinosauri si ammalavano d'influenza. La prima prova di un’infezione respiratoria è stata trovata nei resti fossili di un dinosauro vissuto quasi 150 milioni di anni fa. Gli scienziati sono giunti a questa conclusione dopo aver esaminato i resti di un diplodocide, un dinosauro sauropode erbivoro dal collo lungo, soprannominato Dolly. I fossili del dinosauro, risalgono al periodo tardo giurassico dell’era mesozoica e mostrano segni di un’infezione nell’area delle vertebre del collo. Gli scienziati dicono che l’animale, morto tra i 15 e i 20 anni, era lungo circa 18 metri, con un peso di circa 4- 5 tonnellate. La ricerca, ha portato all’identificazione di sporgenze che appaiono lungo i bordi delle ossa (precedentemente non rilevati), caratterizzati da una forma e una consistenza insolite. Il sistema respiratorio dei sauropodi era completato da un sistema di sacche d’aria che penetravano nelle loro vertebre cervicali attraverso delle aperture.

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La superficie di queste vertebre era eccezionalmente liscia in modo che i tessuti molli non sfregassero contro di esse durante il movimento. Tuttavia, tre delle vertebre di Dolly hanno sviluppato una lesione ossea che ha formato rigonfiamenti  formatisi a causa di un’infezione.

È importante sottolineare l’importanza del fatto che Dolly appartenesse a un gruppo di dinosauri non aviari. I sauropodi, a differenza dei teropodi, non si sono evoluti in uccelli. Ma cosa ha provocato questa infezione? Per gli autori della ricerca potrebbe essere stata causata da un’infezione simile all’aspergillosi, una malattia che colpisce oggi uccelli e rettili e che può causare infezioni alle ossa. “Dobbiamo continuare ad ampliare la nostra conoscenza delle malattie antiche. Se osserviamo abbastanza, possiamo iniziare a capire di più sull’evoluzione dell’immunità e delle patologie infettive”, ha concluso Ewan Wolff, docente dell’Università del Nuovo Messico.

Andrea La Rosa

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IL PUGNALE MISTERIOSO DI  TUTANKHAMON

Uno studio rileva che un pugnale trovato nella tomba del faraone Tutankhamon, sia giunto nel paese dal Medio Oriente. L’oggetto risalente all’età del Bronzo, ha caratteristiche insolite. L’unico ferro accessibile proveniva dai meteoriti. L’origine extraterrestre, con il quale è stato realizzato è stato confermato da uno studio del 2016. Non è stato però possibile individuare l’area geografica di origine del pugnale.  

Una nuova analisi ha dimostrato che la lama conserva le cosiddette strutture di Widmanstatten, un modello di bande di ferro e nichel di tipo più comune nei meteoriti ferrosi. Lo studio ha anche rilevato la perdita di gran parte dello zolfo. 

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Questi dettagli hanno permesso di restringere le condizioni in cui il metallo è stato lavorato. La presenza della struttura di Widmanstatten ci fa capire che non è stato lavorato ad altissime temperature e la mancanza di zolfo indica una temperatura di fusione di circa 700 gradi. Questa ipotesi si adatta ad un esperimento svoltosi in Giappone in cui hanno forgiato la lama di ferro di una spada a una temperatura non superiore a 1.100 gradi.

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E’ risultato che la lama ha mantenuto il “modello Widmanstatten” oltre allo sviluppo di crepe e macchie, due elementi presenti anche nel pugnale di Tutankhamon. Inoltre, il pugnale extraterrestre non è stato realizzato in Egitto e sebbene il materiale non consenta di sapere da dove provenga il meteorite, dalle tavolette

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Marco Panebianco

diplomatiche di argilla che compongono le “Lettere di Amarna” sembra spiegata l’origine.In particolare, si ricorda un pugnale in ferro che il nonno di Tutakhamon, Amenhotep III, ricevette in dono da Tusratta, re dei Mitanni in Anatolia. Tra il 1471 e il 1379 l’uso dell’intonaco di calce e la tecnologia del ferro erano già in uso nella regione dei Mitanni. Le lettere di Amarna potrebbero essere le prove che il pugnale provenga dall’esterno dell’Egitto.

Marco Panebianco e Andrea La Rosa

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