



Astronomia

Quanta attesa sui pianeti!
Se ti scoccia aspettare 365 giorni sulla Terra, per festeggiare il tuo compleanno pensa che su Nettuno, il pianeta di ghiaccio blu, aspetteresti 164 anni e 288 giorni! Proprio così perché questo pianeta per compiere un giro di rivoluzione impiega proprio 164 anni e 288 giorni e dista dal sole 4,5 milioni di km. Su Mercurio invece il vostro compleanno sarà ogni 88 giorni! Infatti è il pianeta più vicino al sole con una distanza di 58 mila km.
Ilenia Allegra , Adele Lucibello

TERREMOTI SU MARTE
Pianeta rosso potrebbe non essere morto
La presenza di un' attività magnetica, potrebbe spiegare gli altri 47 terremoti registrati dalle Cerberus Fossae, su Marte. Secondo una nuova ricerca, un team di scienziati dell’ANU Chinese Academy of sciences, i sismi potrebbero essere originati da movimenti magmatici. Gli esperti hanno analizzato i dati catturati dal sismometro del Lander insight della NASA, che ha catturato ben 47 eventi sismici. Per Hrvoje Tkalcic la registrazione di questi terremoti, mette in discussione quanto ritenuto finora dagli scienziati di tutto il mondo, secondo i quali l’ attività sismica sarebbe più frequente durante la notte.




ASTRONAUTI IN LETARGO
PER RIDURRE I COSTI
Un report ESA dice che far andare gli astronauti in "letargo" potrebbe tagliare i costi.
Mandare gli astronauti in "letargo" potrebbe essere economico per evitare spreco di denaro sulle missioni e tagliare il peso del razzo di un terzo mantenendo il gruppo sano durante il viaggio su Marte.
Secondo gli studiosi, l’ibernazione dell’uomo non è più fantasia ed in un prossimo futuro potrebbe realizzarsi.


Zappalà Riccardo
Federica Pappalardo

Quando progettano un viaggio di ritorno su Marte, gli ingegneri spaziali calcolano la necessità di avere circa 2 anni di cibo e acqua per il gruppo.
Parliamo di 30kg per astronauti al dì.
“E questo solo sul piano logistico. Considerate anche problemi di radiazioni e quelli legati ad aspetti psicologici” afferma Jennifer Nego-Anh, coordinatrice dell’ESA.
Federica Pappalardo
ASTRONAUTI IN IBERNAZIONE
Il torpore dovuto al letargo è uno stato di riposo di alcuni animali che cercano di risparmiare le energie. Una diminuzione del 25% dei livelli metabolici di un equipaggio ridurrebbe la quantità e la dimensione delle scorte per una missione a lungo termine.
Inoltre ibernare gli astronauti ridurrebbe, la solitudine o l’ aggressività dovuti allo stress del viaggio.
Ma la domanda è: Si può fare? L'idea di emulare la fase di torpore per ibernare le persone inizia dagli 80 anni .
Ciò che serve per ottenere una tecnica efficace ce lo potranno dire i nuovi studi in corso.
Domiziana greco


Molti animali vanno in ibernazione durante i periodi di freddo.
Ibernazione significa abbassare le nostre funzioni vitali, come la frequenza cardiaca e la temperatura corporea.
Animali come l’orso hanno una temperatura corporea che si abbassa raramente sotto la nostra.
Una particolarità degli orsi è quella che quando sono in letargo, rimangono a digiuno; un essere umano avrebbe una grave atrofia muscolare, perdita di forza ossea e rischio di insufficienza cardiaca.
Di solito in primavera l’orso esce fuori sanissimo, avendo perso solo pochissima massa muscolare, recupera tutto in poche settimane.

Ginevra Liuzzo
Il letargo lo protegge dal danno ai tessuti e alle ossa; lo protegge dall’atrofia. Gli studi dimostrano che molto dipende dagli ormoni. Pare che abbiano una forte influenza sul metabolismo energetico. “Le donne potrebbero essere candidate migliori”, afferma Alexander Chounker, professore di medicina presso l’Università Ludwig di Monaco, in Germania.
Rosanna Pulvirenti

Un pò di storia ...





IBERNARE PRIMA DI SOGGIORNARE
Futuri “giacigli” per un viaggio su Marte!
Gli ingegneri dell’ESA suggeriscono di realizzare capsule a guscio morbido con impostazioni regolari per una leggera ibernazione. Si tratterebbe di creare un ambiente tranquillo con poche luci, basse temperature (meno di 10 °C) e alta umidità. Attraverso dei sensori indossabili verrà controllata la temperatura, corporea, la postura e la frequenza cardiaca. Ciascuna capsula deve essere circondata da contenitori d’acqua che agiscono come scudo antiradiazione. Secondo Cloukér, ibernare gli astronauti aiuterà principalmente a proteggerli dagli effetti nocivi delle radiazioni durante i viaggi nello spazio profondo, riducendo i danni cellulari causati dalle particelle ad alta energia al di fuori del campo magnetico terrestre. L’ibernazione o “animazione sospesa” in futuro potrebbe diventare un aspetto importante per i futuri viaggi spaziali e per l’esplorazione a lunga distanza. Naturalmente per ibernare gli astronauti bisogna iniettare loro un farmaco per indurre “torpore”, e anche dovrebbero fare qualche “riserva” in più di grasso, così come gli orsi, prima della procedura. Rimangono ancora tante perplessità su chi e come dovrebbe vigilare durante il “sonno” degli astronauti e chi si occuperebbe delle anomalie o delle emergenze.
Andrea La Rosa