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Animali e Ambienti pag. 2

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LE TIGRI DELL’INDIA STANNO PER MORIRE

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Il numero delle tigri che ogni anno muore per mano dell’uomo è molto elevato e preoccupante. Dall’inizio dell’anno sono state dichiarate morte sei tigri, ma il WPSI sostiene che il numero sarebbe più alto. In ogni caso è un vero problema se si considera che ne sono rimaste solo 1400 esemplari. 

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 Venti tigri sono state avvelenate tra il 2005 e il 2008, altre dieci invece sono morte per incidenti stradali. Molte tigri si avvicinano ai villaggi a causa della distruzione delle loro foreste e ciò le fa entrare in conflitto con le comunità locali.

I VILLAGGI INDIANI CHE VIVONO IN ARMONIA CON I LEOPARDI

Non sempre il contatto con questi felini è disastroso, ci sono casi in cui si raggiunge un equilibrio. E’ questo il caso della regione del Bera nell’India Occidentale, in cui gli abitanti dei villaggi di religione induista hanno deciso di convivere con questi animali e il rispetto sembra reciproco. Infatti da circa un secolo i leopardi non uccidono esseri umani.  

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 Può accadere invece che di notte si intrufolino dentro le stalle per prendere un vitello o una capra, gli abitanti reagiscono considerando l’evento come un’offerta al loro dio Shiva. In cambio del bestiame perso gli abitanti ricevono comunque un modesto rimborso dallo State Forestry Department, di circa 28 dollari per una capra o pecora, 70 per un vitello e 280 per un toro o un cammello. 

Matilde Privitera, Silvia La Rosa, Flavia Catalano.

GRANDE BARRIERA CORALLINA DISTRUTTA DAL CALDO

Australia, un’ondata di caldo raggiunge anche la Grande Barriera Corallina.

Secondo alcuni ricercatori ci vorranno almeno 10-15 anni per ricostruire tutto il corallo perso durante le mareggiate di acqua calda che hanno causato lo sbiancamento del corallo, ma si teme che altri eventuali fenomeni possano rallentare la ricrescita. 

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 Pochi di questi coralli sono sopravvissuti al caldo anomalo, solo i più vicini al fresco Mar dei Coralli vivono ancora in salute. Infatti l’ex direttore del parco marino della Grande Barriera ha annunciato che il cambiamento climatico è gravemente dannoso per i coralli e per tutti gli altri esseri viventi.

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 Inoltre, per ridurre l’inquinamento egli ha anche deciso di dismettere la centrale industrializzata di carbone.

Molti di questi fenomeni accadono in tante parti del mondo e per questo è importante educare i bambini alla salvaguardia dell’ambiente. Inoltre è bene ricordare che il mondo è il principale “centro di accoglienza” per noi uomini e per tutti i nostri successori.

Rodelli Elisabetta

LA BICICLETTA DAL  “CUORE VERDE”

La sfida vinta da Juan Muzzi

Juan Muzzi, uruguaiano di origine italiana, è il papà di una bicicletta dal cuore verde. Si chiama MUZZI CYCLES e ha un telaio di plastica riciclata, inventata per risolvere due problemi: l’inquinamento da materiale polimerico, il male del nostro secolo, e l’alto costo ambientale della produzione di telai in alluminio; infatti per realizzarne uno servono mille litri d’acqua e 500 chilowatt di potenza elettrica. Invece per una Muzzi Cycles sono sufficienti un litro d’acqua e solo 10 chilowatt. La progettazione e la realizzazione della bici è durata dodici anni. L’idea è stata ispirata da un osso, durante un pranzo, la scelta del materiale, cioè la plastica gli è venuta naturale poiché la lavora da molti anni. Così è nata la bicicletta che rispetta l’ambiente, infatti ogni MuzziCycles ricicla tra i quattro e i cinque chili di plastica che lasciati cosi impiegherebbero centinaia di anni per decomporsi.

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Bottiglie e vaschette per la pedalata ecologica

Ecco come si costruisce la bicicletta: bottiglie e vaschette vengono triturate in piccoli pezzi, poi trattate chimicamente per renderla più resistente e infine fatti asciugare nella stampa. Muzzi ha speso tutti i suoi risparmi, da allora sono state fabbricate quindicimila MuzziCycles. A breve apriranno un punto di produzione in California e inaugureranno un nuovo sito web, dove si potrà acquistare sia una bici completa che solo il telaio. Il costo della bici va dai 400 ai 200 dollari.

Matilde Privitera, Silvia La Rosa     

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REGALARE LIBRI IN CAMBIO DI BOTTIGLIE DI PLASTICA

Un libro in più e un rifiuto in meno. Nella libreria di Polla in provincia di Salerno la passione per la lettura si unisce alla voglia di aiutare l’ambiente. L’idea è di Michele Gentile, un libraio di 55 anni, amante dell’ambiente, voleva contribuire a tenere l’ambiente pulito e contemporaneamente invogliare le persone a leggere di più. Quando un cliente entra nella libreria di Michele lui propone loro di comprare un altro libro a un prezzo simbolico. Basta portargli una bottiglia vuota di plastica o una lattina vuota per prendere un “libro sospeso” gratis. 

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Flavia Torrisi

 Poi queste lattine verranno consegnate a un centro di riciclo convenzionato. Il libraio racconta che vedere tanta plastica per strada gli procurava dolore, allora si è chiesto se non si poteva creare un progetto e creare degli accordi tra editori, edicole e centri di riciclo. Un’iniziativa che ha già portato tanti risultati: nel 2018 il libraio ha raccolto più di tre quintali di alluminio. 

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 Anche l’alluminio, come la plastica, viene portato nei centri di riciclo, pesato e il corrispettivo riconosciuto viene reinvestito in libri. Per il prossimo anno, molti genitori, il sindaco e diverse scuole stanno collaborando con questo progetto per ritirare altri libri dallo “scaffale sospeso”.

Flavia Torrisi

ANCHE I PESCI CANTANO

Il canto dei pesci: i richiami della “Grande Barriera Corallina”studiati dagli scienziati.

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Gli studiosi dell’Istituto “ Curtin University” di Perth in Australia, hanno scoperto le “Voci dei pesci”, tutti suoni di diverse specie di pesci che formano la voce. Queste voci sembrano lunghe armonie che durano molte ore e si possono sentire soprattutto all’alba e al tramonto. Gli studiosi hanno scoperto che anche i pesci possono emettere suoni vocali. I pesci sono animali vocali, cioè possono fare molti versi, canti e suoni. In alcuni momenti della giornata, tutti gli animali acquatici uniscono i propri suoni per formare tanti cori e armonie, come si può sentire alcune volte nei boschi.

Il “canto dei pesci” all’alba e al tramonto
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Matilde Fontana

Il fine degli studiosi  è quello di  suddividere le diverse voci che formano le caratteristiche e la grandezza sonora prodotta dai pesci. I motivi per cui i pesci emettono questi suoni è quello di chiamare i propri patner, difendere il proprio spazio e cercare da mangiare.

Studiare e capire i suoni dei pesci per un lungo tempo, contribuisce a scoprire tutto quello che accade in fondo al mare, e serve, anche per studiare i “trend ecologici” delle città in una area ben precisa.  Questi cori sembrano assomigliare a lunghe armonie della durata di molte ore, infatti si possono sentire durante precisi momenti della giornata, come all’alba e al tramonto, e cambiano di intensità seguendo le fasi del ciclo della luna e quello del sole.

Giulia Mirabella, Matilde Fontana

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SAGGEZZA ANIMALE

Peter Wohlleben, in un suo saggio,  spiega le virtù delle diverse specie  animali e smentisce favole e luoghi comuni.

Un giorno il filosofo Zhuangzi andò a fare una passeggiata verso il fiume. Nel 300 a.C. in Cina, un filosofo farebbe accorgimenti come questo: “Guarda, come sono contenti questi pesci!”.  Zhungzi non è un pesce quindi ci si potrebbe chiedere come ha capito che il pesce era contento.

Peter Wohlleben, guardia forestale di professione, ritiene che il contatto diretto con la natura e la sua osservazione può portare ad una reale comprensione degli animali e delle loro caratteristiche. Provare a ricreare i boschi in cui la vegetazione non ha più vita, uguali a quelli di molti anni fa, prendere il legname con la collaborazione degli equini, naturalmente senza adoperare componenti chimici, e nel frattempo guardare attentamente il proprio bestiame. La guardia forestale ritiene che la vera saggezza sia quella di non credersi troppo saggi, e quindi, di non sottovalutare gli animali…

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Al contrario di come dimostra l’apparenza le capre non sono inutili anche se a noi possono sembrare sciocche. Sono animali attenti alla propria salute, selettivi nella scelta del proprio cibo, se non trovano ciò che cercano si allontanano oppure saltano il pasto.

Un altro animale, a cui non sempre si presta la giusta attenzione, è la ghiandaia che dimostra di essere parecchio intelligente. Quest’uccello può ricordare fino a diecimila nascondigli in cui nasconde ghiande e cibo che raccoglie in estate e che si ritrova nel periodo invernale.

Può essere anche considerato un “super eroe buono” perché si pensa che quando muore un esemplare del proprio gruppo gli altri organizzano una “cerimonia” con dei canti.

Ci sono anche i corvi imperiali, molto fedeli nella coppia, cosa molto rara.

L’apparenza può far sembrare che gli scimpanzé non siano molto cortesi, ma in realtà sono molto gentili e altruisti infatti adottano i cuccioli orfani o dispersi.

Le volpi sono intelligenti e astute, riconoscono i tranelli fatti dai cacciatori e spesso riescono a evitarli. Le volpi mangiano pure i corvi e hanno un ottimo fiuto, sentono pure l’odore delle automobili.

Le api sono molto laboriose, alcune di loro però lavorano poco, ad esempio le più giovani si prendono più tempo per il riposo. In ogni caso le api lavorano fino a sei mesi poi si godono la ricompensa della loro fatica. Le raccoglitrici vivono solo sei settimane e muoiono a fine estate. In inverno invece le api vivono con le riserve di miele e riscaldano l’alveare facendolo arrivare ad alte temperature adatte alla loro sopravvivenza.

Elisabetta Rodelli, Emanuele Malò, Sofia Mauceri, Vittoria Leonardi 

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Cibo e risorse: quanto costa alla Terra nutrire l'uomo?

Le "puzzette" delle mucche inquinano tanto! contengono il metano, un gas 25 volte più potente dell'anidride carbonica. gli allevamenti hanno anche un impatto idrologico, per esempio una bistecca "costa" in media 15.000 litri d'acqua. e lo spreco di cibo è anche lo spreco di tutte le risorse. il cibo che mangiamo ha un costo più alto di quello scritto sull'etichetta. Per coltivare vengono abbattuti gli alberi, utilizzata acqua per irrigare, prodotti gas per lavorare il prodotto. 

Le maggiori emissioni di gas serra sono prodotte dagli allevamenti di animali; il 15% delle emissioni globali è dovuto alle attività umane.. il 65% dipende dall'allevamento dei bovini da cui si ricavano carne e latte. Gli scienziati pensano di usare meno carne rossa e usare più carne bianca, cereali, frutta e verdura di stagione che ridurrebbe di molto il nostro impatto ambientale. Inoltre la carne rossa richiede 11 volte più terra della carne bianca e produce 5 volte in più di gas serra. Produrre una bistecca vuol dire usare 15.000 litri d'acqua, mentre per un pollo ne occorrono 4000, per un piatto di cereali 1600 e per uno di frutta 900. 

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In tutte le cose serve moderazione e se immaginiamo un mondo improvvisamente vegetariano ci sarebbero molti problemi, ad esempio ci sarebbero molti animali inutilizzati e allevatori disoccupati. 

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Lo spreco

In Europa il cibo buttato equivale a 95-115 Kg all'anno. 

Plastica: numero uno nemica dell'ambiente. 

La plastica con cui incartiamo il cibo ha uno smaltimento lunghissimo, per un contenitore di polistirolo servono almeno 50 anni e per una bottiglia di plastica ci vogliono più di mille anni. I micro frammenti di plastica avvelenano gli animali che li scambiano per cibo. 

Cosa possiamo fare noi?

Noi possiamo scegliere di acquistare cibo di stagione così si riducono gli imballaggi. Fare la spesa portando da casa una busta, meglio in tessuto, aiuta a ridurre la plastica. Seguire una dieta variegata, con cibi diversi fa bene sia all'ambiente sia alla nostra salute.

Simone Finocchiaro

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